IL PIEDE CAVO

È una deformazione del piede caratterizzata dall’accentuazione dell’arco plantare interno (l’opposto del piede piatto). Il grado di accentuazione dell’arco plantare interno determina la gravità della patologia. Il caso più estremo è rappresentato dal piede equino.

Si possono distinguere una forma congenita, una acquisita ed una essenziale. La forma congenita, presente già dalla nascita, è quella più rara tra le tre. La forma acquisita è la più frequente e viene normalmente distinta in: neurogena (causata da lesioni del sistema nervoso), miopatica (causata da patologie a carico dei muscoli scheletrici), post-traumatica (causata da esiti di fratture osteo-articolari o di lesioni tendino-legamentose), degenerativa (causata da artrite reumatoide, artrosi, gotta), secondaria a patologie delle parti molli (fibroma-tosi plantare).

Le patologie menzionate possono causare squilibri muscolari, instabilità del piede, ecc… i quali possono portare, in ultima analisi, al cavismo del piede. La forma essenziale comprende tutte quelle forme che non hanno un’eziologia ben chiara.

SINTOMI

Rispetto al piede piatto, il piede cavo può causare maggiori fastidi e dolori, soprattutto quando il grado di cavismo è molto accentuato. Nel caso del piede equino la deambulazione è abbastanza compromessa.

POSSIBILI CAUSE

Come sopra esposto, le cause possono essere congenite (raramente), adattative per problemi posturali provenienti dalle strutture superiori del corpo (occhi, denti, colonna vertebrale, bacino, anche, ginocchia, intrarotazione degli arti inferiori, ecc…), o per traumi, o per patologie neurologiche o tendino-muscolo-legamentose.

TERMINI CONNESSI ALLA PATOLOGIA

piede cavo, piede in inversione, piede supinato, piede equino, varismo del retropiede.